Acrisio il Giovane
Acrisio detto "il giovane", morì giustiziato in terra brinnica nel
Carminio 1258 per essere un sacerdote del culto dell'umbra.
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Ritratto di Acrisio il giovane prima di essere giustiziato |
Meridia
Niviano
Alchimista d'Ambra
Plebeo, suddito dei Crisostomi
Dicono di lui
"Acrisio, Acrisio, Acrisio... bellissimo nome, il modo in cui ti suona nella bocca quando lo pronunci è fantastico... comunque, Acrisio... non ci riesco... volevo scrivere qualche riga per raccontare alle
Terre quanto tu eri una persona unica, le risate che mi hai regalato... neanche un giullare professionista potrebbe tanto. La tua danza della gioia merida mi portava così tanta felicità da farmi dimenticare delle disavventure con le Giustizia del Re che mi capitavano ogni volta.
Non so se sarei arrivato a completare la mia carriera nella milizia se non ci fosse stato un ragazzino niviano affamato di soldi e puttane al mio fianco a combinare scherzi e a ghignare fumando tabacco merida.
Acrisio vedi di trovare
Vasilio e
Zenone che sicuramente ti faranno fare un giro e ti porteranno in qualche postaccio pieno di donnacce e baldoria... e sappi che una volta l'anno nella città che mi è stata affidata,
Calastea, organizzerò una "Giornata della Gioia, dove tutti dovranno assultamente divertirsi e dove io per primo danzerò il tuo balletto per tutti i bordelli della città, alla faccia di quei bastardi che pensano che basta essere dichiarato eretico per diventare una cattiva persona... Ciao Acrisio, Ciao... Ciao... Addio...".
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- ^ così promette il Barone Magno Demone Cipridi